Il nome daktilos significa “dito” per la forma stretta e allungata che ricorda appunto quella di un dito.
Originari del Medioriente, i datteri rappresentano un alimento fondamentale nell’alimentazione di numerose culture.
L’importanza di questo alimento è notevole, tanto che secondo gli egizi la sua palma è simbolo di fertilità, e per la tradizione cristiana le sue foglie sono invece simbolo di pace e richiamano l’entrata di Gesù a Gerusalemme.
Nonostante il loro periodo di raccolta sia tra agosto e settembre, i datteri sono conosciuti soprattutto durante il periodo invernale.
Esattamente a Natale quando li vediamo in quantità proposti nei supermercati, nei cesti natalizi e sulle nostre tavole festose.
I datteri però non sono solo uno sfizio post abbuffata natalizia ma sono, invece, un valido aiuto per il nostro organismo.
La differenza principale tra quelli freschi e quelli secchi sta sostanzialmente nella quantità di zuccheri che contengono.
I datteri freschi, infatti, più difficili da trovare in commercio, hanno una forma liscia e cilindrica, sono meno calorici (circa 140 kcal/100gr) e più ricchi di vitamine ed è proprio per questo che vengono consumati quotidianamente come frutta nelle regioni d’origine.
Quelli secchi invece si presentano di colore più scuro, con la pelle più raggrinzita ed essendo spesso ricoperti di zucchero risultano anche più calorici (circa 280kcal/100gr).
Sebbene siano sconsigliati in una dieta ipocalorica, i datteri possiedono numerose proprietà che vale la pena ricordare:
Sono energizzanti
Antinfiammatori
Aiutano il sistema nervoso
Fanno bene alla mente
Contribuiscono ad abbassare il colesterolo cattivo
Sono un rimedio per la stipsi
Facilitano l’accrescimento di agenti patogeni
Aiutano a prevenire l’osteoporosi
Sono fonte di ferro
Fanno bene agli occhi, a naso e bocca
SAI CHE..?
Una sola palma da dattero arriva a produrre fino a 50 kg di frutti all’anno e può crescere fino ad un’altezza di 30 metri