Il Lazio è il maggior produttore nazionale di kiwi. Si contano ben oltre venti comuni sul territorio laziale che coltivano questo gustoso frutto.
Il “kiwi latina” è il protagonista dello scenario ortofrutticolo pontino. Nel 2004 si è fregiato di un riconoscimento europeo importante: il marchio IGP prendendo così la denominazione di kiwi latina IGP – Indicazione Geografica Protetta .
Conosciuto già nel Settecento in Cina con il nome di Uva Spina cinese, fu importato nel continente australe solo circa un secolo fa.
La pianta in Europa era nota per l’uso ornamentale e nel dopoguerra si fecero studi per il consumo alimentare. In pochi decenni la Actinidia – nome della specie arborea – è diventata la pianta che ha reso l’Italia fra i primi maggiori paesi produttori al mondo.
Nel territorio pontino, la consistente percentuale di produzione italiana è dovuta ad aspetti naturali. Il clima temperato-umido, la scarsità delle gelate e la presenza di terreni freschi, profondi e ricchi di minerali vulcanici hanno reso possibile il vanto di questo prodotto fuori dai confini nazionali.
Il motivo va ricercato nelle caratteristiche che lo identificano, da fuori a dentro.
La buccia, infatti, presenta una peluria fine e bruna su uno sfondo verde chiaro e alle estremità è possibile notare grandi bacche ovoidali.
La polpa è soda, di un color verde smeraldo chiaro, con un centro biancastro dal quale si diramano, fitti a raggiera, numerosi semi neri.
Infine, la sua forma cilindrica-ellissoidale racchiude un sapore caratterizzato da una tipica sapidità e un gusto dolce-acidulo che esplode a piena maturazione.
Il periodo di raccolta del kiwi latina IGP va dalla fine di ottobre agli inizi di novembre e si può trovare in commercio fino al mese di aprile.
Anche a livello nutrizionale il kiwi latina si presenta come un valido alimento con diverse proprietà.
Antiossidante, è ricco di ricco di fibre che abbassano il colesterolo nel sangue, ha poche calorie ed è un valido aiuto per il rafforzamento del sistema immunitario.